sabato 15 febbraio 2014

Contro il logorio della vita moderna: 10 Consigli di Giuseppe Allamano (2)

Elevatevi sopra le idee ristrette che predominano nell'ambiente.


Stacco dalla parete e riprendo in mano, per sfogliarlo con calma, il calendario che quest’anno la rivista Missioni Consolata ha dedicato al beato Allamano. Riguardo le immagini del volto del Fondatore, vecchie fotografie che i moderni strumenti della tecnica hanno saputo ripulire dalle inevitabili tracce del tempo. Vi ritraggono Giuseppe Allamano da giovane, coi giovani chierici, con i primi missionari partenti per l’Africa, poi come uomo maturo e infine anziano. I dodici mesi dell’anno ripercorrono la storia di una vita sacerdotale filtrata attraverso gli sguardi, tentando di mettere a fuoco quel volto buono e paterno che tante testimonianze di chi l’ha conosciuto riportano con insistente piacere.
A ben guardare, però, si scorge nelle immagini anche il piglio risoluto, deciso, di colui che è buono con sincerità, non per debolezza o convenienza. Il volto non ha nulla di debole e comunica serenità e determinazione. Non so se altri lettori saranno stati attratti, sfogliando il calendario, da questa caratteristica del viso; forse sono io che ci ricamo sopra in maniera eccessiva, lasciandomi guidare dalla mia sensibilità, può darsi, non lo posso escludere. Mi sembra però che lo sguardo del fondatore lasci intravedere qualcosa di lui, del suo modo di essere e di intendere la vita. Gli occhi sono lo specchio dell’animo, recita un antico adagio, che pare essere particolarmente valido nel caso di Giuseppe Allamano.