
Ritornare a Gesù Cristo e alla radicalità del suo Vangelo è un qualcosa di imprescindibile se vogliamo far passare in maniera effettiva il messaggio che dobbiamo comunicare. Non solo, è quanto mai appropriato per la nostra famiglia religiosa, in cerca di piste adatte a proporre una missione incarnata nell'oggi e desiderosa di intraprendere un cammino di conversione verso l'essenziale dell'annuncio di ieri, di oggi e di sempre.


Non possiamo essere evangelizzatori se non ci lasciamo costantemente evangelizzare da Cristo, incontrato nella sua Parola, nei poveri, nei Sacramenti; è un proposito che avrebbe sicuramente raccolto l'approvazione del Beato Giuseppe Allamano, ricordato e celebrato ieri a Fatima nel consueto pellegrinaggio annuale che i missionari che lavorano in Portogallo offrono ai tanti amici della Consolata in occasione della festa del nostro Fondatore. Il "prima santi e poi missionari" dell'Allamano si legge con chiarezza dietro al: “
Todos evangelizados, todos evangelizadores”, motto della giornata e delle attività di tutto l’anno.
Circa novemila persone hanno partecipato ai vari momenti della giornata, segnata da un forte richiamo alla preghiera: nel rosario detto sui cento pullman che hanno convogliato la maggior parte dei pellegrini a Fatima, nella lunga via crucis missionaria, nella preghiera presso la cappellina delle apparizioni e, infine, nella grandiosa celebrazione eucaristica finale, celebrata nella grande chiesa della Santissima Trinità, capace di ospitare tutti i pellegrini accorsi al richiamo dell’Allamano. La speranza, ovviamente, è quella di costruire percorsi di incontro e formazione capaci di evangelizzarci, convertendoci così in efficaci evangelizzatori!
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