COMUNICARE IL VANGELO
La
comunicazione del vangelo non si attua soltanto nel dialogo esplicito.
C’è un immenso campo di azione che compete particolarmente ai credenti
laici e che riguarda l’affermazione, il sostegno e la promozione dei
valori profondi che sono previ a qualunque confessionalità e comuni a
tutti gli uomini. Tutto ciò che ha attinenza alla coscienza, alla
responsabilità, alla giustizia, alla pace, alla salvaguardia
dell’ambiente, fa parte di un linguaggio a tutti accessibile, che ha le
sue radici nell’opera creatrice e redentrice del Signore. Il modo di
comportarsi e di interagire nella vita quotidiana, nei rapporti
interpersonali, negli affari e nella politica, in quei mille contatti
quotidiani che si vivono in famiglia, nei luoghi di lavoro e nel tempo
libero, dovunque siano in questione anche modeste e semplici scelte
morali ( come quella di dare una risposta gentile o un’informazione corretta)
può irradiare tali valori a misura dell’intensità con cui sono vissuti,
o negarli, o aggredirli. Quanto più la comunità cristiana e il singolo
fedele saranno in grado di esibire scelte e stili di vita coerenti con
il Vangelo, pur senza sottolinearlo esplicitamente, si eserciterà una
forza aggregante e persuasiva sull’insieme dei comportamenti umani per
la ricostruzione di una comunione sui grandi temi etici che hanno le
loro radici nella rivelazione di Dio.
da C.M. Martini, 365 lampi d’eternità, Elledici Editrice 2003
Nessun commento:
Posta un commento