sabato 22 giugno 2013

Auguri Corea

25 anni non sono pochi: un quarto di secolo, un salto di generazione, un intervallo di tempo giubilare, in cui si disputano sei edizioni delle olimpiadi.
Oggi, un matrimonio che dura 25 anni va già considerato come traguardo significativo, mentre io sto ancora aspettando di celebrare le mie nozze d'argento con l'Istituto missionario a cui appartengo e a cui mi sembra d'appartenere da una vita.
La festa di oggi a Seoul, unita, posticipandola di qualche giorno, a quella della Consolata, è stata in realtà un grande grazie per questa fedeltà alla missione durata ben 25 anni.
Dal gennaio 1988 (i primi quattro missionari arrivarono nel pieno dell'inverno coreano) ad oggi ne è passata di acqua sotto i ponti, sotto forma di volti, incontri, luoghi. La chiesa piena di gente, le parole fraterne del Vescovo di Incheon, Bonifacio, i tanti religiosi presenti sono la testimonianza di una presenza che ha avuto la sua traettoria e che rimane ben viva.
La casa per il dialogo interreligioso a Daejeong, la comunità orientata all'assistenza dei poveri e dei migranti di Tong-du-cheong-si sono figlie di questo primo contatto con il mondo asiatico dei missionari della Consolata e aprono la presenza missionaria della Consolata in Corea al futuro che l'attende, verso le nozze d'oro.

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