domenica 16 ottobre 2011

La Vergine di Via Labicana

La madonnina sbattuta per terra e presa a calci in via Labicana , a Roma, durante la manifestazione di sabato 15 ottobre ha fatto giustamente e per fortuna il giro del mondo. In poche sequenze sono state rappresentate in
maniera indelebile e con straordinaria forza di impatto

  1. il vuoto assoluto nel cervello  di chi si è sentito in dovere di compiere un gesto del genere, stupido, volgare nella sua brutalità, e blasfemo.
  2. l'indignazione di chi, intorno, ha reagito inseguendo l'energumeno.
  3. l'assoluta fragilità dell'immagine mariana, prima buttata a terra con spregio, poi presa a calci fino ad essere sbriciolata ed infine abbandonata sul selciato, prima di essere depositata al lato della strada, a guardare tristemente un corteo che non doveva più essere.

Ancora una volta, Maria, madre dei dolori, ha condiviso la sorte di chi, anche nella giornata di ieri ha soltanto
preso delle botte, materiali e morali. Era lì per dire, lei, icona della chiesa, che il volto insanguinato di una ragazza, più volte ripreso dalle telecamere, era un po' come il suo volto scalciato.
Si è messa da parte, ad un lato della strada, di fianco alle macchine distrutte, rigate, sfondate dallo Tsunami di deficienza. Maria rotta, come le intenzioni e le speranze di centinaia di migliaia di persone che protestavano pacificamente. Maria scalciata come vengono ogni giorno presi a pedate giovani precari che non riescono ad arrivare neppure alle briciole della torta che da altre parti viene spartita. Maria, ancora una volta nella polvere, conservavi la tua aria buona, piena di misericordia e di pietà.

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