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La chiesa parrocchiale di Jambalò (Cauca) |
Un giorno, una soldataglia liberale si avvicinò all'abitato di Jambalò (Cauca), si fermò nella vereda o frazione de La Mina, dove, appunto si trovava una miniera di oro oggi esaurita. Dopo aver eliminato qualche persona si diressero verso la cappella della frazione e, come azione di spregio, presero la statuetta della Madonna che lì si venerava, la buttarono per terra sulla strada davanti alla chiesetta, la presero a calci e le spararono una serie di pistolettate, lasciandola nella polvere, mezza distrutta.
La gente della frazione, la prese e qualcuno pietosamente iniziò a ripararla. Oggi si trova nella stessa cappella, con i segni delle ferite ancora visibili. È la "Virgen balaceada", la Madonna presa a revolverate.. mostra i suoi segni alla gente del Cauca, sovente esposta allo stesso trattamento violento, minacciata e maltrattata dall'esercito, dalla guerriglia, da chi si arroga il diritto di discutere con le armi invece che con la forza della parola. È vittima della guerra, vera Regina della pace.
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