Che cos'è la missione? Perché, oggi, essere missionario? Che senso ha portare il Vangelo ai quattro angoli del mondo? Perché imporre il proprio credo ad altri, che hanno la loro religione, che non credono in nulla e sono ben felici di poterlo affermare, che semplicemente non sono interessati?
Oggi queste domande vengono poste (o per lo meno albergano nel cuore di molti) soprattutto in Occidente, mischiate in mezzo alle molte altre che mettono in questione il significato, la coerenza e la legittimità dell'essere prete, religioso... a volte cristiano in senso lato (e così deve essere per il cristiano che davvero crede nel DNA missionario della sua fede, che il battesimo racchiude il compito di diventare annunciatori di... di che cosa?).
Il Vangelo di questa domenica ci ricorda con una semplicità disarmante, evangelica, è proprio il caso di dire, il senso della missione e il contenuto del suo annuncio: l'amore, globale al punto da comprendere i nemici, disarmante e disarmato, infuocato e perciò inarrestabile, contagiante, incontenibile.
«Maestro, nella Legge, qual è il grande comandamento?» chiese a Gesù un fariseo per metterlo alla prova, per metterlo in imbarazzo, per vedere se Gesù, dalla gente riconosciuto un sapiente, aveva fatto il compitino.
Oggi questa domanda continua ad essere fatta a noi in mille modi diversi: sui giornali, su Facebook, nel talk-show, a scuola e sul lavoro, al bar... sempre meno nelle chiese, e questo ci mette in imbarazzo.
Gesù rispose al fariseo: «Amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente. Questo è il grande e primo comandamento. Il secondo poi è simile a quello: Amerai il tuo prossimo come te stesso. Da questi due comandamenti dipendono tutta la Legge e i Profeti» (Mt 22, 35-40).
La risposta non è contenuta in manuali di catechismo e tanto meno in norme e codicilli, ma solo e soltanto nell'amore di Dio che si invera nell'amore del prossimo e nell'amore del prossimo che diventa offerta, sacrificio, lode per la celebrazione dell' amore di Dio. Incarnare senza misura la passione di Dio con le "vedove, gli orfani e gli stranieri" del nostro tempo, con l'altro, a noi prossimo o lontano, con chi non crede o con chi crede a fatica e fra mille dubbi - dirlo e farlo - questa era, è e per sempre sarà missione. Sarà il contenuto dell'evangelizzazione globale di cui il Papa parla nel suo tradizionale messaggio per la Giornata missionaria mondiale che, appunto oggi celebriamo e che potete leggere cliccando il seguente link:
Messaggio Giornata Missionaria Mondiale
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